Esperienza insolita nel
panorama nazionale sotto vari profili, a cominciare dalla sua
fondazione, avvenuta con due distinte deliberazioni di importanti enti
pubblici: l’Azienda Sanitaria della Versilia e il Comune di Viareggio, fino
all’attuale varietà di interessi sportivi, turistici e culturali, che hanno
caratterizzato la storia di questi 10 anni.
Sull’onda delle emozioni è facile costituire nuove
associazioni, ma la difficoltà sta nel portare avanti nel tempo coesione e
obiettivi senza altri interessi se non quello di essere
Dal calcio, linguaggio comune per i nostri ragazzi, alla
vela, l’aerobica, il canto, il teatro, la ceramica, la cartapesta, la pittura,
attività manuali e di majorettes, ai tornei di pallavolo, di ping-pong, di
basket.
30.000 km in 10 anni con ogni mezzo di trasporto, per
visitare luoghi nuovi, conoscere persone, vivere altre realtà e tradizioni:
dalla vicina Garfagnana campeggiando a Campocatino, fino a Parigi e Eurodisney,
a Nimes, ad Arles, in Camargue, a Klaghenfurt, Firenze, Roma, i Colli Albani,
Arco di Trento, Riva del Garda, Venezia, Abano Terme, Appiano Gentile, Torino,
Gardaland, Mirabilandia, la Maremma, l’Acquafun di Cecina, la campagna pisana,
la Sardegna, l’isola del Tino, nel Tirreno con Nave Italia, fino a Barcellona
sperimentando tutte le esperienze dei mezzi di trasporto, per terra, per mare e
per aria.
Decine di personaggi: dai calciatori (Gigi Riva, Batistuta,
Seedorf, Juliano, Mannini, Conti, Del Piero, Trezeguet, Davids, Thuram, Buffon,
Camoranesi, Toldo, Zambrotta, Roberto Baggio sono solo alcuni tra quelli che
abbiamo incontrato), allenatori (Marcello Lippi socio fondatore, Zoff,
Lidholm), gli schermitori della nazionale con in testa Margherita Zalaffi, le
atlete della Nazionale di Nuoto sincronizzato, registi, attori di Cinecittà,
arbitri (come Collina e Agnolin), cantanti come Piero Pelù, i Dirotta su Cuba,
la Banda Bardò, il cantautore Gian Pieretti, scrittori come Manlio Cancogni,
affezionati pittori come Possenti, Michetti, Dolfi, Liberatore, sindaci e
assessori di vari comuni, cronisti della televisione italiana.
Perfino il papa Benedetto XVI ci ha ricevuto in udienza in
Vaticano.
Tre Libri pubblicati, densi di interventi e foto a
ricordare ogni momento e ogni partecipante.
130 ragazzi ogni anno in campo, centinaia di genitori e
amici, decine di volontari, svariate altre associazioni coinvolte.
Dietro tutti questi numeri ci sono persone che hanno
dedicato tempo, energia, professionalità e sentimenti. Con questo non vogliamo
dire retoricamente che in dieci anni sia stato sempre tutto rosa; come in ogni
attività umana, abbiamo incontrato difficoltà di rapporti tra gli adulti e
problemi economici, ma è proprio attraverso la coesione del gruppo e l’identità
degli obiettivi, che è stato possibile arrivare a questo traguardo.
Un solo augurio: di continuare.
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